Itinerari Ravarino
Ravarino è un comune italiano di 6318 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Frazioni: Casoni, La Villa, Rami, Stuffione, San Claudio. Confini: Bomporto, Camposanto, Crevalcore (BO), Nonantola. Nome abitanti: ravarinesi. Il nome deriva dal latino rapa, ossia "rapa" o da rava, burrone o fanghiglia.
MONUMENTI:
La Buca, Palazzo di Donna Clarina, Villa Bonasi Benucci, Chiesa parrocchiale della Beata Vergine delle Grazie, Chiesa di San Giovanni Battista.
STORIA:
Reperti archeologici testimoniano insediamenti umani fin dall'età preistorica, più significativi in età romana. La potente famiglia Rangoni di Modena già dal 1321 inizia ad acquistare proprietà nel territorio. I discendenti della famiglia reggono la contea, nella forma di governo mediato, cioè quasi stato autonomo nel Ducato estense, sino alla soppressione dei feudi, nel settembre 1796. Sotto il loro governo il territorio è caratterizzato dalla costruzione di vari palazzi e chiese, tra le quali si segnala il santuario e chiesa parrocchiale di Stuffione. Nel periodo napoleonico il Comune di Ravarino è soppresso e ridotto a sezione. Riacquista autonomia solo all'unità d'Italia, nell'autunno 1859. I terremoti dell'Emilia del 2012 hanno coinvolto anche Ravarino, causando vari danni e lesioni soprattutto ad abitazioni meno recenti, alle chiese e a strutture agricole.
CURIOSITA’:
Ravarino viene citato nella canzone "Che coss'è l'amor" di Vinicio Capossela nella strofa: "Che coss'è l'amor è quello che rimane da spartirsi e litigarsi nel setaccio della penultima ora qualche Estèr da Ravarino mi permetto di salvare al suo destino dalla roulotte ghiacciata degli immigrati accesi della banda san soucì". Sembra che la citazione sia dovuta al fatto che l'artista si recasse di frequente a giocare a poker in una bisca clandestina della zona.